scrittura creativa



  The power of fantasy
Non c'è come lasciare libera la fantasia e farsi trasportare dall'immaginazione. L'improbabile diventa subito verosimile, l'impossibile non esiste più.
Ecco allora le nostre fiabe: esercizi di fantasia allo stato puro. Join us!



FILASTROCCA SULLE FIABE


Le fiabe, racconti pieni di magia,

           che attraverso la fantasia,

             tramandano allegria.

…Le fiabe, vennero scritte per tramandare

         un patrimonio di conoscenza,

  destinato a quelli di ogni discendenza.
…Molte fiabe descrivono momenti successi,
 …Tra le tante fiabe lette, e decisero di scoprire qualche emozione.
  Cenerentola è la preferita mia

Perché passa dalla tristezza all’allegria

   E’ bella, calma, tranquilla, come la camomilla

…Vorrei essere lei,

  perchè è una donna che non contraddirei.

…Leggi la mia poesia,è interessante, divertente

ma nello stesso tempo molto avvincente.


 Erica,1A

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   LE FIABE DELLA 1°A

La bella addormentata, una volta svegliata 
soffre di insonnia

di Linda Scarabelli


La Bella Addormentata, una volta svegliata soffre di insonnia. Nel viaggio di nozze che fece con  il principe lei non riusciva più a dormire.
Chiamò i tre dottori più bravi del regno e ognuno le prescrisse qualcosa di diverso: il primo le disse di bere, prima di andare a dormire ,una camomilla fatta di erbe amare che non funzionava affatto, anzi, peggiorava la situazione; il secondo le propose di contare, al posto delle pecore, i libri della biblioteca di corte che oltre tutto erano tutti trattati di filosofia e storia; il terzo le disse di coricarsi  per una settimana nel bosco: l’arietta fresca e il silenzio le avrebbe conciliato il sonno, ma i lupi che ululavano e i grilli  che facevano il loro noioso verso dicevano il contrario.
Alla fine si rivelò un disastro totale. Le notti per la bella addormentata non finirono più e ogni giorno era sempre più pallida e rugosa: non sapeva più cosa fare. Chiamò anche dei maghi e delle streghe per aiutarla, ma non ci riuscì nessuno. In effetti, dopo aver dormito per cento anni, chi avrebbe ancora avuto del sonno?

Un giorno giunse a palazzo una voce: sulle vette innevate abitava una maga specializzata in sonno e sogni che la poteva guarire.

Così Aurora,  la bella addormentata,  partì camminando giorno e notte – del resto non poteva fare diversamente- e alla fine arrivò.
Ritornata a casa, la sua pelle era rosea  e le rughe  erano sparite.
 
DANTE CI FA UN BAFFO
L'endecasillabo senza più segreti
Nel mezzo di un mattino sonnolente                      
Mi ritrovai nelle calde lenzuola
Che la sveglia non emettè lamento.

Tosto venni catapultata a scuola:
cancello chiuso, bidello dormiente
d’entrare non v’è una speranza picciola!

Il libretto scrutai pensosamente,
della condotta il voto avevo cura
e attendevo la nota ansiosamente

Oh, quanto a dir qual era è cosa dura
esta professoressa ria e crudele
che ogni volta ella mi tortura.

Io non so ben ridir cosa mi fece
Tant’ero pien di sonno e di paura
Che gli occhi chiuse in un buio pece.

                                      
Viviana, 2°B
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CENERENTOLA- Quello che nessuno sa…


C’era una volta Cenerentola e il suo principe che si erano finalmente ritrovati grazie alla scarpetta di cristallo. Qui di solito la fiaba termina con un “e vissero per sempre felici e contenti” ma quello che nessuno sa è che, fra questo e il matrimonio, Cenerentola non ne volle più sapere della vita di corte. Il futuro suocero non faceva che parlarle dei nipotini che presto avrebbe avuto, ma Cenerentola non voleva avere figli (per lo meno non subito) e aveva un sogno maturato mentre lavava i pavimenti intonando “canta usignoli”: partecipare a “x-factor”.
Cenerentola inviò a  Grimilde un piccione viaggiatore, che portava una lettera implorante la strega di confezionarle una Pozione Polisucco (allegata a una lettera c’era  una boccettina con un capello di Cenerentola per prepararla), in modo che qualcuno potesse prendere il suo posto intanto che lei partecipava al programma. Grimilde si rimboccò le maniche e , seguendo le istruzioni di Hermione Grenger, pulì da tutti i peli di animaletti il capello di Cenerentola e fabbricò una Pozione Polisuccoa lunga durata.
Quando il piccione viaggiatore giunse al palazzo di Cenerentola con un’ampolla della Pozione, ella la fece bere a una topina che prese il suo posto, e si avventurò per la strada “x-factor”. All’ alba del suo viaggio Cenerentola incontrò Peter Pan che le confidò che ci avrebbe messo troppo tempo a piedi, così la cosparse di polvere di fata e la guidò volando fino agli studi televisivi. Qui incontrò la regina di Cuori che, sentita troppe volte la canzone dei litfiba, voleva diventare una pop star.
Dopo pochi minuti, Cenerentola fece il suo provino e venne scartata da Elio. Uscita dalla stanza incontrò i sette nani che scartati da Mara Maionchi, si dirigevano assieme al capitano uncino, malefica, Anastasia e Genoveffa a “uomini e donne” per trovare l’anima gemella. Per la cronaca di quella edizione di x-factor fu vinta dalla strega Ursula che gareggiò usando la voce di Ariel.
Cenerentola voleva cantare ma non era così disperata da infilarsi nella tana di “Maria la sanguinara” e si mise d’accordo con la principessa Jasmine per andare al Festival di Sanremo usando il tappeto volante.
Durante il viaggio, mentre sorvolavano il mare, si ritrovarono in mezzo a una tempesta e caddero in acqua. Vennero immediatamente rinchiuse in bolle magiche appoggiate sul fondo del mare. Queste sfere erano un antico incantesimo che Mago Merlino si era dimenticato: imprigionavano tutte le creature fiabesche femmine perché Artù potesse sceglierne una come sua moglie. Nel frattempo il principe, che aveva cominciato a sospettare della fidanzata a causa di alcuni comportamenti insoliti, come strafogarsi di formaggio e un insolita peluria, scoprì l’inganno. Consultata la sfera magica, dono di nozze della Fata Turchina, vide Cenerentola prigioniera in fondo al mare e si preparò alla partenza. L’ippogrifo Fierobecco,  a cui mancavano la carezze e la dolcezza di Cenerentola, si rese subito disponibile : il principe gli salì in groppa e partirono per salvare la fanciulla, non prima di aver mandato una e-mail a tutti gli interessati : in fondo al mare, infatti, aveva intravisto prigioniere anche Trilly, la Piccola Fiammiferaia, Cappuccetto Rosso e la nonna, Alice e tante altre fatine e ragazze di cui si erano perse le tracce da tempo.
L’amore per Cenerentola guidò il principe da lei e così accadde per tutti gli altri. Quando si trovarono tutti riuniti, nella zona di mare interessata, la forza dell’amore e il desiderio di riabbracciare le ragazze furono così forti da funzionare come una calamita: le bolle vennero attratte in superficie dove si schiusero liberando le prigioniere.
Tornata a castello Cenerentola non abbandonò il suo sogno e aprì una scuola di canto per umani e creature magiche. Passando vicino al castello la si sente cantare felice e, ad oggi, non si hanno ancora notizie di una sua possibile gravidanza.

P.S. A Merlino venne regalato un taccuino su cui annotare ogni incantesimo 
 fatto.

Viviana, 2°B

 Il mito della Luna

Tanto tempo fa la Luna  era brillante  e rotonda ; lei vegliava  sul mondo  di notte , tra pace e silenzio e dava  il cambio  al Sole  che  che vegliava di giorno  felice  e contento !
La Luna incominciò  a sentirsi sola e iniziò a diventare  sempre più sottile  e meno luminosa.
Il sole se  ne accorse  e le fece  un regalo.
Le diede alcuni  dei suoi raggi  più brillanti e li fece in tanti piccoli  pezzi ; creò così le stelle. 
La luna era molto contenta di avere compagnia, ritornò ad essere  bella e
splendente, ma se  le stelle si allatanavano lei  dimagriva di nuovo .
Lei raccontò alla maga cosa le stava succedendo e la maga le diede una boccetta  con una pozione  fatta di pelle di rospo che lei doveva bere. Aurora assunse le gocce e finalmente si addormentò, ma  stavolta  non dormì per altri cento anni, bensì solo per un giorno, così potè riprendere la sua vita normale.
Così visse felice e contenta facendo sogni tranquilli.

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Il desiderio che unì un padre e un figlio…


Un vecchio taglialegna, mentre abbatteva  una quercia nel bosco, sentì una vocina sottile che diceva:-Ti prego, non buttare la mia casa. Se non taglierai la quercia esaudirò i tuoi prossimi tre desideri.
Il vecchio non esitò, buttò a terra la sega e iniziò subito a pensare ai suoi desideri ed talmente immerso nei suoi pensieri che  non diede retta a nessuno, nemmeno al suo povero figliolo che domandava di essere ascoltato.
Il vecchio il mattino seguente andò dal folletto per esprimere di avere una bella e lussuosa casa. Subito il folletto lo esaudì.
Tornò a casa e sua moglie era felicissima,ma il suo povero figliolo no, perché non era ancora stato ascoltato.
Il giorno dopo il vecchio tornò per dire che desiderava una grande quantità di cibo per sfamare la sua famiglia. Quando il taglialegna tornò a casa, trovò la moglie ai fornelli, allegra che cucinava, ma il figliolo non venne ascoltato neanche questa volta.
Allora per attirare l’attenzione di suo padre decise di fingere di buttarsi dalla finestra. Il vecchio lo vide e lo fermò. I due discussero ed il vecchio si scusò con lui. Il giorno seguente andarono insieme dal folletto ed il vecchio fece esprimere al figlio il desiderio: che il bene che legava lui e suo papà  non finisse mai.
Il folletto si tenne la quercia,il vecchio e suo figlio andarono sempre d’amore e d’accordo ed impararono ad ascoltarsi. Fu così che vissero tutti felici e contenti.

Federica Bezzecchi 
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 Momo e la sua corona


C’era una volta una principessa chiamata Momo che viveva in un castello di cristallo sopra il mondo. La principessa Momo passava le sue giornate a governare il suo paese e fare passeggiate lungo le strade. Un giorno la principessa tornata dalla sua passeggiata, era molto stanca e così decise di farsi una dormita nel suo caro letto con il materasso morbidissimo e le lenzuola di lino pregiato.
Momo quando si svegliò cercò la sua corona ma non la trovò e quindi la cercò per tutto il castello e per tutto il paese… ma niente da fare. Disperata, la principessa prese il suo cappotto, mise in un cestino del mangiare e corse al mulino del Vento del Nord a chiedergli aiuto.
La principessa quando arrivò dal Vento del Nord bussò alla porta e gli aprì la moglie del Vento che gli chiese: “ cosa ci fa lei da queste parti? “
- “ Vorrei vedere il Vento del Nord gli devo chiedere una cosa !!! “
-   La moglie rispose: “ Mi dispiace in questo momento mio marito non c’e, però lo puoi aspettare in casa mia e intanto, mi racconti di che cosa hai bisogno.” La principessa momo accettò e si recò in casa del Vento e raccontò tutto alla moglie. La moglie molto sorpresa di questa perdita della corona disse: “Non ti preoccupare mio marito ti aiuterà di sicuro.”
Il Vento del Nord arrivò a casa sua e quando vide la principessa le chiese arrabbiato: “ Cosa ci fai a casa mia?! “
La principessa rispose: “ Sono qua per chiederle se mi aiuta a  recuperare la mia corona! “ Il Vento ci pensò un attimo e poi disse: “ E va bene ti aiuterò!” La principessa felice gli spiegò cos’era successo e il vento le diede 3 oggetti per cercare il colpevole di tutto questo, gli oggetti erano: tovaglia, caprone e bastone. Poi il vento le diede le indicazioni, la principessa lo ringraziò e andò verso casa.
Ad un certo punto la principessa iniziò ad avere fame e così si fermò in un bar a mangiare qualcosa. L’oste la fece sedere e gli diede il foglio per  le ordinazioni. La principessa non volle ordinare e con la sua tovaglia magica, che faceva tutti i cibi che voleva mangiare. L’oste molto incuriosita glielo rubò mentre era distratta e quando lei si girò non trovò la sua tovaglia. La principessa però molto astuta tirò fuori il caprone e gli ordinò di fare i soldi per pagare il pranzo che poi aveva ordinato .
L’oste volendo pure  quello glielo rubò quando era distratta e quando lei si girò non trovò neppure il caprone. La principessa allora, visto che era arrivata alla conclusione della scomparsa degli oggetti e della corona tirò fuori un bastone normalissimo. L’oste pensando che fosse  magico glielo rubò  mentre stava chiacchierando con il barista. Ma all’improvviso la principessa vide che l’oste glielo stava rubando e cosi gridò: “Bastone picchia!!! “, e così il bastone picchiò e l’oste visto che era ben fratturata chiese alla principessa di farlo smettere. La principessa disse le formule magiche e fece fermare il bastone, riprese la tovaglia, il caprone , il bastone e la corona e se ne tornò al suo castello felice e contenta.
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KATE e NICK

la bandiera norvegese
C'era una volta una ragazza di nome Kate che viveva in Norvegia, a Olso.

Aveva un fratello che si chiamava Nick ed aveva le gambe paralizzate, due bravi genitori e due vecchi nonni.

la casetta di legno
In occasione del Natale, dalla città si trasferirono nel bosco di Nim dove possedevano una deliziosa casetta di legno, che di solito era sommersa dalla neve. 


Babbo Natale catapultato fuori dalla slitta
Una notte, mentre dormiva,  Kate sentì un botto che veniva da fuori e così si vestì  e uscì. Non troppo distante dalle case c’era una grossa slitta. Kate si avvicinò e vide delle renne bellissime che accarezzò dolcemente, ma una  renna  incominciò ad agitarsi e Kate si spaventò. Poi dalla neve uscì un vecchio vestito di rosso che la  tranquillizzò dicendole di non avere paura: Kate non credeva ai  suoi occhi ………. c’era Babbo Natale in persona!!!!!
Babbo natale  chiese a kate se lo voleva aiutare ad aggiustare la slitta e lei accettò. Portò dei biscotti alle renne e con il martello, i chiodi e una trave di legno aggiustano la slitta. 


Visto l’impegno di kate, Babbo Natale le promise di esaudire tre suoi desideri. Il primo fu quello della guarigione di Nick, mentre il secondo fu di volare sulla slitta ed arrivare al polo nord per e il terzo di incontrare degli gnomi.
I tre gnomi Mi, Sol, Fa
Babbo Natale usò la sfera dei desideri per guarire  Nick e con l’orologio frena-tempo portò Kate al polo nord. Lì Kate incontrò tre veri gnomi. Il primo, di nome Mi, fu contento di incontrare Kate e le regalò il suo clarinetto magico. Al secondo, chiamato Sol, fece tanto piacere parlare con Kate e le regalò un pianoforte fatto con alberi di fico. Il terzo, di nome Fa, le regalò una chitarra  a 12 corde. 

Kate e Babbo Natale  tornarono a casa in Norvegia. La città, imbiancata dalla neve e luccicante per gli addobbi natalizi, aveva tutta un’altra aria. 
Kate era felice non solo per i tre desideri avverati ma anche per aver potuto aiutare Babbo Natale. Vissero tutti per sempre felici e contenti.
Oslo con gli addobbi natalizi
Daniele Caruso  ____________________________

PIOGGIA DI STELLE


C' era una volta una bambina tanto povera che possedeva solo gli abiti adosso e un pezzo di pane...
La povera bambina era così buona che un giorno nella strada vide passare un povero uomo che aveva molta fame, alla bambina gli dispiaceva vederlo così, allora si avvicino a lui e gli diede il pezzo di pane che aveva per mangiare.Il vecchio signore la ringrazia tantissimo, la bambina non mangiò per due giorni perchè non sapeva più cosa mangiare. Poi il giorno dopo vide un bambino che stava passando per la strada,al bambino le faceva male la testa perchè non aveva il cappellino allora la bambina si avvicino a lui e gli chiede che cosa aveva il bambino raccontò tutto, visto che la bambina aveva il cappellino lo prese e glì e lo da.Il bambino rigrazio la bambina e se ne andò, alla bambina dopo un pò gli viene molto mal di testa ma a lei non importava perchè per lei fare del buono alle persone era molto bello di qualsiasi altra cosa.Erano in inverno e si avicino a lei una bambina,che non poratva niente a dosso e stava morendo dal freddo, la bambina la guarda e subito diede il suo giubotto all' altra bambina, lei la ringrazio tantissimo. Come sempre alla bambina non gli importa di soffrire dal freddo. C'era poi un' amica che aveva lei, ma non la vedeva da tanto tempo ed era molto sciocca. Un giorno arriva da lei con i vestiti ma senza gonna, la bambina povera si alza e si toglie la gonna e la da all' amica la ringrazia ma vide allo stesso tempo. La bambina le porta un pezzo di pane con pollo la bambina povera la ringrazia tantissimo e si sentiva già molto bene, e poi, vede un' altra bambina che non aveva la maglietta, lei andò verso di lei e gli da la sua, visto che era rimasta senza niente l' altra bambina la portò a casa sua, da un vestito tutto di stelle. Poi lei decide di vivere con quella famiglia perchè i genitori glielo avevano chiesto lei dice di si, così lei e la sua nuova famiglia festeggiarono un felice natale.
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  vissuti da bambini senza riflessi,
    perché non avevano un’ispirazione

26 commenti:

  1. Questo blog è molto interessante. E' stata bella l'idea di mettere on-line tutti i nostri racconti e le nostre filastrocche.

    Erica e Federica!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. ci piace molto questo blog e ci iscriveremo molto presto

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  5. questo blog è un'idea molto originale, perchè da la possibilità di condividere i propri commenti e le proprie storie

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  6. questo sito è bellissimo, ed deve essere usato bene perchè ci sono le nostre poesie e possono rimanere nel nostro cuore per sempre...

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  7. Bellissimoooooooo!!!!!!!!:)

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  8. questo blog e molto interessante e molto istruttivo ci piace tanto!

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  9. Noemi Di Benedetto e Claudia21 febbraio 2012 alle ore 09:06

    questa pagina di racconti e fiabe ci è piaciuta molto,Noi della 1°A siamo soddisfatti del lavoro svolto.... Ciao Noemi Di Benedetto e Claudia

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  10. QUESTO BLOG è MOLTO INTERESSANTE E CREATIVO PERCHè SI POSSONO LEGGERE E PUBBLICARE LE NOSTRE CREAZIONI E INVENZIONI E POTER LEGGERE QUELLE DEGLI ALTRI!!!!!!!!!!!!!!

    ALICE e CHIARA

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  11. FRANCESCO E ALESSIO 1A21 febbraio 2012 alle ore 09:09

    bellissime queste fiabe ;):D. Fra poco le pubblico sul mio accaunt.

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  12. è stupendo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!meraviglioso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    chiaraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaae aliceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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  13. la fiaba di viviana è molto interessante,(anche la poesia sopra)vi consiglio "vivianamente" di leggerle.

    ps:chi è viviana?bo, va be' cmq complimenti!

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  14. Cmq nn bisogna usare anonimo per fare battute di cattivo gusto!però faceva ridere!"vivianamente" ahahahahahahahahahah.

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  15. ragazzi del blog,vi rendete conto come passa il tempo?vi rendete conto che ogni secondo che passa è un secondo della vostra vita?
    la vita si può vivere solo ora, quindi vi consiglio di nn rimandare sempre tutto al domani ma fare ora le cose nel bene perchè un giorno il futuro vi riconpenserà.
    notte da d.c.

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  16. claudia zulema lozano salinas25 febbraio 2012 alle ore 18:58

    quete fiabe scritte da noi ragazzi e ragazze del nostro istituto,sono molto belli , perchè ognuno di noi sprine ,racconta le sue idee o oppinioni !!!!!

    A mè dopo aver letto tutte le votre fiabe mi è piacuto molto !!!!!!!!!!


    ciao da Claudia

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  17. le fiabe che sono sul blog sono molto divertenti e mi piacerebbe che sia inserita anche quelle della mia classe 1b

    Lorenzo

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  18. a me e' piaciuta la filastrocca di erica di 1 a ... :)

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  19. Viviana è bellissima la tua poesia (la reinvenzione dell'inizio della divina commedia)complimenti! Baci elisa

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  20. è bella la filastrocca di erica di 1 A (e anche lei come persona è bella ;) )

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  21. non siamo qui per fare dei complimenti alle persone, ma per vedere il fascino delle fiabe, filastrocche e poesie...
    poi perchè ti sei messo anonimo? fatti soprire paurone!!

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  22. bellissime però consiglio di sistemare la storia della bambina povera: è scritta un po'maluccio...

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  23. Amen, se è scritta maluccio male ma se magari tu non sai leggere? male doppiamente!

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  24. ciao a tutti sono bea mi sono piaciute molto le vostre poesie e filastrocche molto belle !!!!! bravi

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  25. Carino le più brave per me sono Erika Tosi e Chiara dell'avvocato anche se come bulle lasciano un pò a desiderare però sono le migliori.
    una loro amica.................... :):):):):)
    N.

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  26. Rattà sei uno stupido come fai a pensare con la tua testa????????????????

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