mercoledì 30 ottobre 2013

In gita all'oasi di Vanzago

L’ OASI DI VANZAGO


Venerdì 11 ottobre siamo andati in gita all’ oasi di Vanzago. Appena arrivati siamo stati accolti da Andrea, la nostra guida. Abbiamo posato gli zaini,  fatto merenda e dopo 10 minuti siamo andati alla scoperta dell’ oasi e della sua natura!! Andrea ci ha spiegato che ci trovavamo in una zona del WWF, un’ associazione ambientale il cui scopo è quello di proteggere l’ ambiente e l’ ecosistema naturale. Inoltre ci ha detto che un oasi è un area di vegetazione isolata circondata da una fonte d’ acqua naturale. Inoltrandoci nel bosco abbiamo incominciato a vedere com’è formato un bosco di pianura. Il primo strato è erbaceo, il secondo è formato dagli arbusti e il terzo dagli alberi. Andrea ci ha spiegato anche della lettiera, che è quello strato su cui si depositano le foglie e lavorano i detritivori e i decompositori. Il principale decompositore è il lombrico. Mentre parlavamo della lettiera la guida ha preso un po’ di humus dal terreno e insieme abbiamo individuato le tre principali caratteristiche, ovvero che è scuro, profumato e soffice. L’humus è un insieme di sostanze organiche composto da resti di animali e vegetali.  Mentre ci guardavamo in torno abbiamo visto un enorme fungo detto mazza di tamburo, formato dal cappello, dalle lamelle fitte e bianche, dal gambo sottile e slanciato e dalle spore bianche. Più avanti ci siamo fermati a vedere l’ ecosistema del lago, abbiamo osservato le piante e gli animali acquatici come l’ airone e il germanio reale. Nel lago il materiale decomposto si posa sul fondo; aumentando sempre più con il passare dei secoli l’ acqua  diminuisce fino a far scomparire il lago . La decomposizione quindi avviene sia sulla terra sia nel mondo acquatico. Quasi alla fine del percorso Andrea ci ha spiegato come fare il compostaggio domestico ovvero: prendere un bidone e fare dei fori sul fondo per far circolare l’ aria, poi metterci dentro l’ umido e lasciarlo in un posto all’ ombra per circa 6 mesi. Abbiamo persino costruito un lombricaio con farina di mais, ghiaia, terra e due lombrichi. Tra qualche settima potremo intravedere le galleria fatte dai lombrichi.

GLI ANIMALI:
da più di 50 anni il bosco dell’ oasi è popolato dal caprioli,non teme pericoli naturali perché gli unici due felini che vivono nel bosco sono la volpe e la faina che per  lui sono innocui. La volpe è stata osservata più volte nell’oasi, anche con cucciolate; non si è certi però se il bosco è la sua dimora perenne.
Infine abbiamo visto due esemplari bellissimi di due gufi reali e una magnifica aquila reale, tutti e tre con una brutta storia alle spalle. I gufi sono stati sottratti dal nido quando avevano quattro settimane e quindi non sanno neanche cacciare, mentre l’ aquila è stata colpita all’ ala da un bracconiere, quando aveva quattro anni, ha subito tre operazione ma poi si è ammalata gravemente di setticemia e le hanno dovuto toglierli l’ ala.




Eleonora Nocera
Beatrice Marzi
Giulia Mandaglio