L’ OASI DI VANZAGO
Venerdì 11 ottobre siamo andati in gita all’ oasi di Vanzago. Appena arrivati siamo stati accolti da Andrea, la nostra guida. Abbiamo posato gli zaini, fatto merenda e dopo 10 minuti siamo andati alla scoperta dell’ oasi e della sua natura!! Andrea ci ha spiegato che ci trovavamo in una zona del WWF, un’ associazione ambientale il cui scopo è quello di proteggere l’ ambiente e l’ ecosistema naturale. Inoltre ci ha detto che un oasi è un area di vegetazione isolata circondata da una fonte d’ acqua naturale. Inoltrandoci nel bosco abbiamo incominciato a vedere com’è formato un bosco di pianura. Il primo strato è erbaceo, il secondo è formato dagli arbusti e il terzo dagli alberi. Andrea ci ha spiegato anche della lettiera, che è quello strato su cui si depositano le foglie e lavorano i detritivori e i decompositori. Il principale decompositore è il lombrico. Mentre parlavamo della lettiera la guida ha preso un po’ di humus dal terreno e insieme abbiamo individuato le tre principali caratteristiche, ovvero che è scuro, profumato e soffice. L’humus è un insieme di sostanze organiche composto da resti di animali e vegetali. Mentre ci guardavamo in torno abbiamo visto un enorme fungo detto mazza di tamburo, formato dal cappello, dalle lamelle fitte e bianche, dal gambo sottile e slanciato e dalle spore bianche. Più avanti ci siamo fermati a vedere l’ ecosistema del lago, abbiamo osservato le piante e gli animali acquatici come l’ airone e il germanio reale. Nel lago il materiale decomposto si posa sul fondo; aumentando sempre più con il passare dei secoli l’ acqua diminuisce fino a far scomparire il lago . La decomposizione quindi avviene sia sulla terra sia nel mondo acquatico. Quasi alla fine del percorso Andrea ci ha spiegato come fare il compostaggio domestico ovvero: prendere un bidone e fare dei fori sul fondo per far circolare l’ aria, poi metterci dentro l’ umido e lasciarlo in un posto all’ ombra per circa 6 mesi. Abbiamo persino costruito un lombricaio con farina di mais, ghiaia, terra e due lombrichi. Tra qualche settima potremo intravedere le galleria fatte dai lombrichi.
GLI ANIMALI:
da più di 50 anni il bosco dell’ oasi è popolato dal caprioli,non teme pericoli naturali perché gli unici due felini che vivono nel bosco sono la volpe e la faina che per lui sono innocui. La volpe è stata osservata più volte nell’oasi, anche con cucciolate; non si è certi però se il bosco è la sua dimora perenne.
Infine abbiamo visto due esemplari bellissimi di due gufi reali e una magnifica aquila reale, tutti e tre con una brutta storia alle spalle. I gufi sono stati sottratti dal nido quando avevano quattro settimane e quindi non sanno neanche cacciare, mentre l’ aquila è stata colpita all’ ala da un bracconiere, quando aveva quattro anni, ha subito tre operazione ma poi si è ammalata gravemente di setticemia e le hanno dovuto toglierli l’ ala.
Beatrice Marzi
Giulia Mandaglio